Ultime novità dal congresso annuale della Società Americana di Ematologia (ASH)

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E’ terminato il convegno annuale della Società Americana di Ematologia (ASH) tenutosi a San Diego dal 2 al 6 Dicembre 2016.

Durante il congresso sono stati presentati i più recenti avanzamenti nelle ricerche di nuovi schemi di terapia e i risultati dei principali protocolli di cura attualmente sperimentati in tutte le patologie ematologiche sia oncologiche che non.

In estrema sintesi gli Americani direbbero: Good News (buone notizie) su molti fronti, come i nuovi approcci di terapie immunologiche in grado di far recuperare la capacità del sistema immunitario di riconoscere e aggredire malattie altrimenti resistenti.

Tale approccio, che impedisce alla cellula tumorale di sfuggire al controllo immunologico, ha già dato nell’oncologia solida risultati importanti nei Melanomi e nel tumore del polmone, e adesso trova campo d’applicazione anche in alcune patologie ematologiche come il Linfoma di Hodgkin refrattario alla chemioterapia, alcune forme di Linfoma Non Hodgkin e nel Mieloma Multiplo.

Grande spazio è stato dedicato ai risultati molto confortanti di nuove molecole selettive in grado di bloccare particolari vie cellulari nel Mieloma Multiplo, nella Leucemia Linfatica Cronica, e in alcuni Linfomi Non Hodgkin ed indurre la morte delle cellule tumorali.

Anche il versante degli Anticorpi bersaglio specifici, che si legano direttamente alle cellule di malattia in maniera diretta o mediante la veicolazione di un farmaco e inducono la morte delle cellule neoplastiche (utilizzati nel Mieloma Multiplo, nei Linfomi Non Hodgkin, nella Leucemia Linfatica Cronica e in alcune forme di Linfoma di Hodgkin e di Linfomi T cellulari), hanno dimostrato la capacità di apportare miglioramenti ragguardevoli nei risultati delle terapie di queste patologie, con una bassa tossicità sono stati oggetto di diverse relazioni.

Importanti comunicazioni sono state esposte anche sul fronte delle Leucemie Acute Linfoblastiche, dove si sono ottenuti confortanti risultati attraverso l’utilizzo di cellule orientate contro il tumore (CAR T-cell) e di due nuovi anticorpi specifici, ma anche nel versante delle Leucemie Mieloidi Acute con nuove terapie di mantenimento con farmaci diretti su selettive vie della cellula tumorale hanno dimostrato un’efficacia nel ridurre il rischio delle recidive.

Molto risalto è stato poi dato ai lavori di biologia molecolare e di genomica che permettono di comprendere sempre meglio la biologia delle cellule tumorali nelle diverse malattie ematologiche e che consentiranno, nel futuro, di poter migliorare la precisione del bersaglio da colpire.

Questa tendenza sempre più diffusa in oncologia e in onco-ematologia viene chiamata “Medicina di precisione” e si propone, grazie a farmaci mirati, di ottenere risultati sempre migliori riducendo gli effetti tossici degli stessi.

La strada è ancora lunga, ma i ricercatori di tutto il mondo ogni giorno ci aiutano con piccoli passi in avanti nella via della cura.

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